AMBIENTE
 
SPOSTAMENTO D'ARIA DEL PUNTO DI TRASFERIMENTO
Quando vengono progettati i punti di trasferimento, uno dei fattori da tenere in considerazione è quello dello spostamento d'aria in corrispondenza della zona di carico. Esistono tre tipi diversi di spostamenti d'aria che si possono verificare nella zona di carico. Qui sotto viene descritto l'effetto dello spostamento d'aria sui punti di trasferimento.
 
SPOSTAMENTO D'ARIA
Lo spostamento d'aria si verifica quando il sistema comincia a mettere in movimento il prodotto. Una buona analogia per lo spostamento d'aria è quella di una tazza da caffè vuota. Pensate che la tazza sia realmente vuota? Certo che no! Essa contiene dell'aria. Quando il caffè viene versato nella tazza, l'aria all'interno della stessa viene spostata dal caffè. Lo stesso effetto si verifica quando lo scivolo del carico viene riempito con il prodotto convogliato. L'aria presente nello scivolo di carico viene spostata dal prodotto convogliato. Questo spostamento d'aria aumenta con le dimensioni dello scivolo di carico e con il volume del materiale convogliato, verificandosi generalmente per un breve periodo durante il flusso iniziale del prodotto, ma continuando altre volte, come ad esempio sotto rovesciatore di vagoni ferroviari. Questo tipo di applicazione può creare dei grandi spostamenti d'aria tutte le volte che il vagone ferroviario viene svuotato in una tramoggia vuota. Il calcolo dello spostamento d'aria iniziale avrà effetto sulle dimensioni del sistema di raccolta della polvere.
 
Per poter calcolare lo spostamento d'aria:
LIBBRE AL MINUTO (prodotto convogliato) = TPH x 2000/60
E QUINDI:
Qspost = LIBBRE AL MINUTO (prodotto convogliato)/DENSITÀ DEL VOLUME (libbre per piedi cubici)
DOVE:
minuto
Qspost = SPOSTAMENTO D'ARIA in piedi cubici per
TPH = TONNELLATE ALL'ORA (prodotto convogliato)
2000 = LIBBRE PER TONNELLATA
60 = MINUTI ALL'ORA
 
ARIA INDOTTA
Nel MANUALE PER IL CONTROLLO DELLA POLVERE (DUST CONTROL HANDBOOK) scritto da Vinit Mody e Jaj Jakhete, viene discussa l'aria indotta. L'aria indotta, ovvero l'aria raccolta dal prodotto in movimento appena esso lascia la puleggia di testa, può anch'essa avere un effetto notevole nei calcoli per la raccolta della polvere. Il materiale convogliato che giace sul nastro, mentre viaggia lungo il nastro, contiene una certa quantità d'aria imprigionata alla base del prodotto. Tuttavia lasciando la puleggia di testa nel suo percorso normale, la base del materiale viene a ingrandirsi. Ogni particella ad esso associata tende a raccogliere una quantità di aria. Appena il prodotto convogliato arriva sul nastro, l'aria indotta viene rilasciata provocando così una pressione superiore a quella atmosferica non indifferente nella zona di carico. Se questa pressione non viene trattata in modo opportuno o con un sistema idoneo di raccoglimento della polvere, le particelle di polvere verranno forzate ad uscire dal sistema.

Nel MANUALE PER IL CONTROLLO DELLA POLVERE viene anche discusso un metodo per poter calcolare questo movimento d'aria. Il metodo di induzione dell'aria si basa su delle variabili come ad esempio la frequenza di entrata del materiale, l'altezza della caduta libera e la densità del volume.

Questa formula si basa su uno studio effettuato da Dennis alla Scuola della Sanità Pubblica di HARVARD e viene oggi generalmente accettata dall'industria del controllo della polvere.

Qind = 10 x A x 3 RS2 D

dove:

Qindi = volume di aria indotta in piedi3/min

15

A = circoscrizione dell'area aperta a monte della parte finale, sg ft

(punto in cui viene indotta l'aria nel sistema mediante l'azione del materiale in caduta)

R = frequenza del flusso del materiale, ton/ora

S = altezza della caduta libera del materiale, piedi

D = diametro medio del materiale, piedi

Si prega di notare che si tratta di dati approssimativi; di conseguenza, il volume consigliato dello scarico dovrà avere dimensioni uguali o maggiori al volume totale calcolato.

 
ARIA GENERATA
Un'altra sorgente d'aria potrebbe essere data dalla presenza di un dispositivo di alimentazione nella zona di carico, come ad esempio un certo tipo di frantumatore, sminuzzatore di legno, mulino a martelli o qualsiasi altro dispositivo, che quando gira crea un effetto simile a quello di un ventilatore. Nei calcoli della raccolta totale della polvere è necessario includere anche questo tipo di movimento d'aria. L'unico modo per poter determinare la quantità d'aria generata è quello di contattare il costruttore della particolare apparecchiatura posta all'entrata della zona di carico. Questo movimento d'aria, anche se non sempre presente, potrebbe a volte diventare il movimento d'aria più importante di tutti, che si verifica in corrispondenza della zona di carico.
 
CALCOLO DEL MOVIMENTO TOTALE D'ARIA
Il movimento totale d'aria è uguale alla somma di tutti i movimenti d'aria possibili.

Qtot = Qspost + Qind + Qgen

DOVE: Qtot = MOVIMENTO TOTALE D'ARIA (in piedi cubici/min)

Qspost = SPOSTAMENTO D'ARIA CALCOLATO (piedi cubici/minuto)

16

Qind = ARIA INDOTTA CALCOLATA (piedi cubici/minuto)

Qgen = ARIA GENERATA DETERMINATA (piedi cubici/minuto)

Se il movimento totale dell'aria non viene tenuto in considerazione al momento della scelta delle dimensioni della parete dello scivolo, si potrebbero venire a creare delle velocità pericolose, semplicemente permettendo all'aria ad alta velocità di funzionare come un sistema convogliatore dell'aria, superando la velocità ottenuta dal materiale convogliato. Molto spesso questa è la causa per cui si vengono a intasare le tubature di raccolta della polvere o il motivo per cui gli alloggiamenti dei sacchi di raccolta della polvere vengono a riempirsi oltre i limiti consentiti. Questo fenomeno crea anche un sovraccarico inutile degli alloggiamenti dei sacchi causando di conseguenza brevi periodi di manutenzione. Un ottimo parametro guida per la progettazione delle dimensioni degli scivoli di uscita delle zone di carico, utile per migliorare la raccolta della polvere e la soppressione della stessa, è quello di mantenere una velocità uguale o inferiore a 200 piedi cubici/min. Ciò si può ottenere calcolando l'area della sezione trasversale dello scivolo di uscita modificandone di conseguenza le dimensioni.

V = CFM/A

dove:

V = velocità espressa in piedi/min

CFM = flusso espresso in piedi3/min

A = area espressa in piedi2

Da ricordare: nel calcolo dell'area della sezione trasversale dello scivolo di uscita, sottrarre l'area della sezione trasversale della base del prodotto.

 
VELOCITÀ DELLO SCIVOLO DI SCARICO
I punti multipli di raccolta della polvere sono generalmente obbligatori. Per poter consentire una corretta raccolta della polvere è bene individuare una conduttura di raccolta della polvere nell'area di entrata della zona di carico capace di raccogliere circa 1/4 del movimento totale d'aria calcolato, e individuare successivamente un secondo punto di raccolta della polvere (ad una distanza pari a circa il doppio della larghezza del nastro dopo lo scivolo di carico) in grado di raccogliere i rimanenti 3/4 del movimento d'aria.

La CONFERENZA AMERICANA DEGLI IGIENISTI GOVERNATIVI (AMERICAN CONFERENCE OF GOVERNMENT HYGIENISTS) consiglia anche una perdita d'entrata della cappa = 0,25 pressione dinamica. Materiali particolarmente asciutti e polverosi potrebbero necessitare di ulteriori volumi di scarico. Una buona regola da osservare nella progettazione della lunghezza del punto di trasferimento è quella di 610 mm per 30 m di velocità del nastro nel caso di nastri con basso movimento d'aria. Su nastri dove sono stati calcolati elevati movimenti d'aria, la lunghezza del punto di trasferimento dovrebbe avvicinarsi ai 914 mm per 30 m di velocità del nastro.


 
SOPPRESSIONE DELLA POLVERE
La maggior parte dei prodotti convogliati hanno dimensioni variabili, fino alla grandezza di particelle di polvere di minerale. I grumi più grandi di materiale convogliato vengono generalmente contenuti senza troppi fastidi.

Tuttavia, i tipi di particelle simili a "polvere di talco", come precedentemente descritto in questo documento, si comportano diversamente quando si tratta della chiusura ermetica dei punti di trasferimento. Per garantire le prestazioni desiderate del sistema, è necessario che il sistema di tenuta sia uguale a quello di soppressione e di raccolta della polvere. La soppressione della polvere, ovvero l'applicazione d'acqua o di sostanze chimiche al prodotto convogliato può ridurre di molto la polvere trasportata dall'aria, se eguagliata ai sistemi di raccolta e di contenimento della polvere. La soppressione della polvere funziona sul principio per cui le particelle più leggere del prodotto convogliato possono venire sospese nell'aria molto facilmente. Appena la polvere viene trasportata dall'aria, i sistemi di soppressione della polvere devono fornire dei mezzi in grado di appesantire le particelle di polvere, in modo che ritornino al flusso normale del prodotto. La soppressione della polvere viene raggiunta mediante AGGLOMERAZIONE. L'agglomerazione è l'unione delle particelle di polvere con acqua o prodotto chimico che consente alle particelle di polvere di appesantirsi e quindi di riunirsi al prodotto convogliato.

L'operazione di soppressione della polvere può venire fortemente compromessa da un sistema di contenimento non idoneo. Come discusso in precedenza, il movimento dell'aria nella zona di carico può creare un'elevata velocità dell'aria. Se la velocità dell'aria è tale da permettere alla particella di polvere di muoversi in maniera sufficientemente veloce per evitare l'agglomerazione, il sistema di soppressione non servirà a molto. Ciò equivale al fenomeno che si verifica nella guida in autostrada di un'autovettura mentre si sorpassa un autotreno di grosse dimensioni e dove si può sentire lo spostamento d'aria proveniente dall'autotreno. La velocità elevata delle particelle di polvere può semplicemente spingere l'acqua o il prodotto chimico lateralmente senza che si verifichi l'agglomerazione. La maggior parte delle volte questo può essere evitato spruzzando grandi quantità d'acqua o di sostanze chimiche per aumentare il tasso di agglomerazione.

Un sistema migliore è quello di far rallentare le particelle di polvere fino al raggiungimento di una velocità al di sotto di 61 metri al minuto dimensionando l'area trasversale dello scarico in maniera appropriata. Un altro modo utilizzabile per rallentare le particelle di polvere consiste nel fornire la giusta quantità di raccolta della polvere (come da calcoli effettuati in precedenza in questo documento) oppure, in alcuni casi, quello di provvedere canali di circolazione che vanno dallo scivolo di scarico allo scivolo di entrata.

Il rallentamento delle particelle di polvere fa aumentare le probabilità che le stesse hanno di cadere dall'aria, aumentando anche di molto il tasso di agglomerazione. L'efficienza dell'agglomerazione aumenta fino al punto in cui le applicazioni dell'acqua o del prodotto chimico possono venire ridotte notevolmente. L'applicazione ad alta pressione e basso volume di materiali anti polvere si è dimostrato il sistema più economico.

La riduzione del contenuto di umidità su prodotti come il carbone non solo può ridurre i costi di applicazione, ma può anche sensibilmente diminuire i costi d'esercizio.